Il Convento dell’Annunciata è una delle mie location preferite: non credo che potrei mai stancarmi di vedere lunghe tavolate illuminate da mille luci nel suo bosco! Il matrimonio di Chiara e Claudio è magico, con un mood da giardino inglese che mi ha rubato il cuore. La sposa, wedding planner di Melòdia Eventi, ha organizzato un vero wedding weekend, tra motivi floreali, arredi vintage e attenzioni per gli ospiti. C’è tanta bellezza nelle foto di Christian Fossati e nel video di 2become 1!
Da Chiara, la sposa… Tutto inizia dalla scelta di una location selezionata tra le più suggestive in Italia, caratterizzata da un fascino senza tempo ed immersa in un contesto bucolico, il Convento dell’Annunciata a Medole, Mantova.
Il progetto nasce da un’ispirazione in stile romantic vintage con contaminazioni bohémien, genere attualmente molto di tendenza soprattutto nei paesi anglosassoni.
La scelta del mood scaturisce dalla selezione di un particolare e pregiato tessuto di produzione inglese, “Designers Guild”, dal quale prendono forma tutte le declinazioni dei materiali prodotti handmade. Le partecipazioni, tutti pezzi unici diversi tra loro, sono realizzate con questo tessuto e ricamate a mano, lo stesso per i sacchetti portaconfetti confezionati ad hoc; menù, tag, ventagli ed escort cards seguono la stessa declinazione floreale, fatti a mano e prodotti con materiali ecosostenibili come suggerisce lo stile boho.
Gli allestimenti floreali richiamano i colori ed il mood dell’evento. Il flower designer che ha saputo coniugare al meglio tutto gli elementi caratterizzanti il progetto, è Andrea Brazzoli di “I giardini di Giava” di Bergamo. Aeroplani metallici usati come vasi, eleganti trespoli vintage, colorati ombrellini parasole e ventagli (graditi cadeau per combattere il caldo), un tappeto di petali e peonie ed una grande finestra a fare da cornice ad una cerimonia in perfetto british style, accompagnata dal sottofondo musicale eseguito dall’Ensemble Classica Trio con la partecipazione del primo flauto del Teatro alla Scala, Romano Pucci.
L’arredo della location è stato arricchito da elementi di modernariato. Sono stati creati diversi spazi chill out all’interno dei chiostri del Convento, sia con arredi vintage che con teli e cuscini a terra. Il momento più conviviale e suggestivo si svolge durante la cena avvenuta all’interno di un bosco, in un viale alberato. Un lungo tavolo imperiale di assi di legno grezzo (realizzato su misura appositamente per l’evento), senza tovagliato, effetto nude, ma arricchito da una mise en place estremamente ricercata ed elegante. Wedding cake anch’essa rigorosamente nude.
Il tutto si conclude con un vero party scenograficamente accurato e studiato da un light designer.
La mia idea è stata, sin da subito, quella di voler condividere il mio matrimonio con i parenti e gli amici più cari, e far vivere loro un momento speciale, così come sarebbe stato per me. Mi sono così occupata di tutti quei dettagli che potevano rendere indimenticabile questa giornata, cercando di coccolarli in tutto e per tutto. Ho così organizzato un vero e proprio wedding weekend, per consentire a tutti gli invitati, soprattutto quelli provenienti dalla mia regione di origine, l’Abruzzo, di rilassarsi e di godere appieno di quei momenti. Abbiamo tutti alloggiato presso l’hotel Dunant di Castiglione delle Stiviere, sia la notte precedente al matrimonio che quella stessa dell’evento. Un’ambientazione ricca di design ed opere d’arte. Le camere, tutte diverse una dall’altra, caratterizzate da pezzi unici che alternano antiquariato, modernariato e contemporaneo.
La sera precedente al matrimonio abbiamo tutti cenato nella splendida cornice del lago di Garda, a Desenzano. Bellissimo ritrovarsi poi a colazione, tutti insieme, tra emozione, battute e risate. Mentre alcuni ospiti si intrattenevano in attesa dell’aperitif lunch, organizzato presso l’hotel, ed altri, in particolare le mie amiche, usufruivano del servizio di trucco ed acconciatura per loro predisposto, io mi trasferivo con mia madre presso il Convento dell’Annunciata per la preparazione, mentre lo sposo sarebbe rimasto in hotel in una delle suite a disposizione.
Per me varcare la soglia del parco è stata un’emozione indescrivibile, mentre mi accorgevo che tutto aveva preso forma, così come lo avevo immaginato (il lato di wedding planner sempre presente).
Il gran giorno era arrivato. Ed era tutto come nella mia testa e nel mio cuore. Le amiche e le testimoni mi hanno poi raggiunto nella stanza della sposa, dove abbiamo alleggerito insieme la tensione. Non potevo essere più felice e serena nell’averle tutte lì a sostenermi.
Nel pomeriggio gli ospiti sono giunti in location, accolti da fresche acque aromatiche servite in dispenser vintage. Per le ospiti salvatacchi, ombrellini parasole e ventagli: (tutti graditi doni).
La cerimonia civile si è svolta subito dopo nella radura ricavata all’interno della lussureggiante vegetazione del bosco, collocato all’interno delle mura del Convento. Per raggiungerla ho percorso a piedi, accompagnata dal papà, un grande viale alberato che sembrava non finire mai. Un lungo tappeto di petali e peonie, trespoli vintage, vasi medicei, una vecchia scrivania riempita di fiori, le fedi custodite in una piccola scatola di vetro, una grande finestra a fare da sfondo ed uno sposo emozionato ad attendermi.
Le nostre promesse d’amore “Se saprai starmi vicino, e potremo essere diversi, se il sole illuminerà entrambi senza che le nostre ombre si sovrappongano, se riusciremo ad essere “noi” in mezzo al mondo e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere. Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo e non il ricordo di come eravamo, se sapremo darci l’un l’altro senza sapere chi sarà il primo e chi l’ultimo se il tuo corpo canterà con il mio perchè insieme è gioia… Allora sarà amore e non sarà stato vano aspettarsi tanto.”
Non avrei potuto chiedere di più.
Alla fine della celebrazione ci siamo tutti trasferiti all’interno dei chiostri del Convento, dove ci attendeva un ricercato aperitivo creato dallo chef Filippo Cammarata di Love Banqueting, tra brindisi ed allegria accompagnati dallo swing della Marco Trabucco band.
Il tableau era già allestito con le scatoline ed i tag calligrafici da me realizzati, tra contenitori in latta, libri e macchina da scrivere; così anche per il guestbook composto da cornici, per l’angolo delle foto polaroid e dei cadeau de mariage (liquori artigianali prodotti in Abruzzo, per omaggiare gli ospiti con un sapore della mia terra).
Uno dei momenti più suggestivi ed emozionanti della giornata è arrivato con l’avvicinarsi della sera e della cena: viene svelato il lungo tavolo imperiale nel viale alberato all’interno del bosco che, quasi come per magia, si è aperto agli occhi stupiti e sognanti di tutti noi. Infinite candele, una distesa di fiori meraviglia, porcellane fiorate, bicchieri stile vintage, tavoli nude, leggere tovagliette di garza tagliate a mano che danzavano col vento.
Dopo il taglio della Nude cake, nel giardino segreto, ed il lancio dei palloncini led, abbiamo aperto le sfrenate danze durate fino a tarda notte. Momenti così speciali ed emozionanti vorremmo non finissero mai. La giornata è volata via, indelebile però nei nostri cuori.
Credits
Fotografia: Christian Fossati // Wedding planning, design e stationery: Melòdia Eventi // Location: Convento dell’Annunciata, Medole (Mantova) // Partecipazioni: LP grafiche e Melòdia Eventi // Flower design: I giardini di Giava // Catering: Love Banqueting // Video: 2become 1 – Vlad Moraru // Musica cerimonia: Ensamble Classica trio // Musica aperitivo: Marco Trabucco band // Dj set: Astro dj // Light design: Nicolò Leoni Lightdesigner – Service luci audio // Hotel: Hotel Dunant // MUA: Marta Mizzotti // Wedding coordinator: Elisa Riccò – Miss wedding design // Abito da sposa: Le spose di Giò // Scarpe: Jimmy Choo
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