Il matrimonio di Viviana e Francesco è un concentrato di cose adorabili! Una palette di colori freschi e vivaci? Presente. Uno straordinario abito, disegnato dalla sposa? Presente. Allestimenti dal gusto bucolico, ispirati ai viaggi? Dettagli fatti a mano? Presenti e presenti. Preparatevi a salvare tutte le splendide foto di Valentina Oprandi su Pinterest perché c’è così tanto di cui innamorarsi nel real wedding di oggi!
Da Viviana, la sposa… Appena ho risposto “SÌ!” alla fatidica domanda, quella immediatamente dopo è stata: “Allora, dove la facciamo questa festa??”
Durante i nostri numerosi viaggi in Italia e all’estero sembrava che ogni luogo potesse essere quello dei nostri sogni, ma in quel momento la nostra immaginazione ha puntato dritto verso il fascino e l’intima appartenenza della campagna a poche decine di chilometri dalla città in cui siamo cresciuti. “Sì, sarà una bella festa estiva in campagna!”.
Immaginavamo una fuga dalla città, in atmosfere d’altri tempi, un luogo rustico ma curato, immersi nella natura rigogliosa delle prime settimane d’estate, circondati dal panorama mozzafiato delle colline. Questo anche per poterlo condividere con gli invitati che sarebbero arrivati dall’estero, per poter far conoscere loro con orgoglio le bellezze della nostra regione. Cercavamo inoltre un luogo in cui avremmo potuto far sentire a proprio agio noi e gli ospiti, sentirci “a casa” ed offrire cibo e vino più naturale e del territorio possibile. Nella “Commedia della Pentola” a Lu Monferrato abbiamo trovato tutto ciò ed è partita così tutta la macchina organizzativa.
La terza domanda che è seguita subito dopo le altre due è poi stata: “Cosa facciamo come bomboniera??”.
Confesso che i motivi per cui non vedevo l’ora di sposarmi erano:
– disegnare il mio abito da sposa
– realizzare le bomboniere
Per una persona che come me di lavoro progetta e realizza abiti per gli altri, l’entusiasmo è stato incontenibile! Non vedevo l’ora di buttarmi a capofitto nella parte più creativa dell’organizzazione del matrimonio. Tutto avrebbe dovuto essere in armonia con il concept della festa, bucolico e vivace, ma soprattutto avrebbe dovuto rispecchiare al massimo la personalità degli sposi.
L’idea della bomboniera è partita innanzitutto dal desiderio di regalare qualcosa di utile e durevole nel tempo, unendo la passione comune per i viaggi, il lavoro di Francesco che lo porta continuamente in giro per il Mondo e il mio, la moda e la sartoria. Niente di più pertinente che un TRAVEL KIT, composto da un astuccio, tagliato e cucito da me, in tessuto cerato idrorepellente e in varie fantasie per poter accontentare un po’ tutti i gusti, in cui abbiamo inserito:
- 1 spazzolino con dentifricio
- 2 flaconcini che abbiamo acquistato vuoti e poi riempiti da noi con etichette personalizzate di shampoo e bagnoschiuma bio
- 1 sewing kit, realizzato interamente da me composto da 4 fili di colore diverso, ago, bottone e spilla da balia.
Ho iniziato a lavorarci da marzo, tutte le sere dopo essere tornata da lavoro, ma è stata ed è tuttora una soddisfazione ricevere da amici e parenti le foto di questi astucci nelle loro valigie, o portati con sé al mare, in montagna e in città. Addirittura un’amica che sta per partorire l’ha messo con orgoglio nella borsa da portare in ospedale!
Un altro aspetto a cui tenevamo moltissimo era quello grafico. Per questo ho avuto la fortuna di avvalermi della collaborazione di una cara amica e collega, Veronica Di Luzio. È stata bravissima a cogliere immediatamente il mood e a preparare inizialmente le partecipazioni di nozze. Ha ideato per noi un logo, che abbiamo utilizzato come un vero e proprio marchio. Ne abbiamo fatto anche un timbro, che rimarrà per sempre nostro. Ciascuna partecipazione, oltre ad essere graficamente un’esplosione di natura e colore, conteneva un fazzoletto (da noi tagliato e timbrato con il nostro logo) realizzato con tessuti diversi tra loro pensati per ciascun invitato, racchiusi in una fascetta di carta su cui erano scritte le “istruzioni per l’uso”:
- Per essere più eleganti
- Per le lacrime di gioia
- Per salutare gli sposi.
Tenevamo molto alla partecipazione, perchè per chi la riceve è l’ingresso nell’atmosfera degli sposi e del loro giorno. Veronica ha poi realizzato le etichette e la confezione da cucito per il TRAVEL KIT, i menù che, grazie all’aiuto manuale delle mie amiche sono diventati degli utilissimi ventagli, cartelli e cartellini.
Indispensabile è stato l’intervento creativo di Raffaella Ferrari, con la quale c’è stata grande sintonia nella filosofia del ricevimento e corrispondenza nei gusti. Per noi si è occupata di tutti gli allestimenti, dai fiori all’arredo delle varie postazioni, trovando l’apoteosi nello spazio della celebrazione della cerimonia nel boschetto e la zona pranzo.
La nostra “bella festa in campagna” voleva essere un luogo in cui gli invitati potessero vivere momenti e situazioni diverse, liberi di muoversi e non solo seduti ad un bel tavolo a mangiare. Possiamo dire di esserci riusciti grazie a Raffaella.
Infine, last but not least, gli abiti per la cerimonia.
Per lo sposo è stato tutto molto più rapido, anche se ha cercato di non trascurare i dettagli, come la cravatta di Hermes con microstampa all over di lumachine e scarpe artigianali MOMA.
Oltretutto, avendo invitato gli ospiti a portare con loro un costume da bagno per poter usufruire della piscina, abbiamo dovuto pensare anche al nostro! Fortunatamente io ho trovato un bellissimo costume vintage anni ’50 in cotone bianco, perfetto per l’occasione.
Per quel che riguarda l’abito da sposa, non appena abbiamo deciso come e dove avremmo celebrato il matrimonio, mi sono subito messa a buttare giù gli schizzi di come sarebbe stato. Lo desideravo comodo, scivolato e fluttuante e che valorizzasse al meglio le mie forme, in piena sintonia con il luogo in cui avremmo celebrato il matrimonio.
Mi sono quindi ispirata al peplo greco e alle atmosfere bucoliche e mitologiche dei quadri di Botticelli. Non ritenendo consono alla situazione il velo, ma volendo valorizzare l’aspetto fluttuante dello chiffon di seta, ho pensato di inserire sul dietro dell’abito due leggeri drappi lunghi poco oltre lo strascico della gonna, fissati con bottoncini a pressione sulle spalle, in modo da poterli togliere in un momento meno formale della festa e rimanere più libera. Per la realizzazione mi sono affidata alle mani esperte della Sartoria “L’Orlando Furioso” di Torino, a cui poi ho aggiunto a mano decine di fiori realizzati da me con i ritagli delle stoffe usate per l’abito.
Credits
Fotografia: Valentina Oprandi // Wedding Planning e Fiori: Raffaella Ferrari // Location preparazione sposa: Torino // Location preparazione sposo, cerimonia e festa: “Commedia della Pentola” Lu Monferrato // Abito Sposa: Disegno Viviana Boccardi e realizzazione Sartoria “L’Orlando Furioso”, Torino // Sposo: cravatta di Hermes e scarpe artigianali MOMA
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