I matrimoni che mi piacciono di più hanno tutti qualcosa in comune: la voglia degli sposi di organizzare una vera festa! Quello di Sabrina e Lorenzo non fa eccezione, con la sua atmosfera allegra e informale e il suo gusto bucolico, fatto di legno ed erbe aromatiche, insieme a colori caldi ed estivi.
Tra le tante decorazioni la mia preferita è la bacheca in legno costruita dal papà di Sabrina, sulla quale gli ospiti hanno appuntato i loro consigli per gli sposi. Grazie ad Alessia Gatta per queste immagini!
Da Sabrina, la sposa… Il viaggio è centrale nella nostra storia e ha segnato i momenti più importanti. Ci siamo conosciuti durante una gita l’ultimo anno del liceo. Eravamo a Praga, nella Piazza della Città Vecchia. Io ho attaccato bottone chiedendogli se avesse apprezzato la cucina locale. Poi quella sera ci siamo trasferiti a Monaco e abbiamo passato tutta la notte a parlare come pazzi e lui mi ha suonato un po’ la chitarra – romanticissimi pezzi punk! L’ho notato principalmente per la sua cresta e le spille sul chiodo, lui dice che gli è piaciuta la mia frangia (mah…).
Da quel momento, quando siamo tornati, ci siamo parlati un sacco ancora e ancora e ci siamo dati il primo bacio alla festa del liceo dove lui suonava con il suo gruppo. Avevo 39 di febbre e lui uno zip azzurro (il motorino!). Anni di fidanzamento: abbiamo provato a tenere il conto ma poi abbiamo fatto casino e allora diciamo “tanti”.
La proposta è stata molto semplice…non ci sono mai piaciute le cose troppo costruite. Durante un viaggio, Lorenzo mi ha detto: “Secondo me stiamo tanto bene insieme e staremo così per sempre. Se vuoi festeggiamo questa cosa bella insieme a tutti”. Io ho accettato!
Se dovessimo dipingere il nostro matrimonio, sceglieremmo un quadro che raffigura una festa di villaggio nella campagna italiana…piena di colori, musica, fiori, tavoli di legno, vino, gente felice che sorride e poca formalità. Un matrimonio all’italiana, ma pieno di amici provenienti da tutto il mondo…anche dalla Cina!
Le nozze si sono celebrate a Pavia, nella chiesetta di SS Quirico e Giulitta, nel Palazzo Mezzabarba. Ci è piaciuta questa chiesetta sconsacrata perché è un ambiente raccolto, intimo e caldo… Durante la cerimonia, tre nostri amici hanno suonato e cantato per noi “Il cielo in una stanza” di Gino Paoli e “At Last” di Etta James.
La macchina per l’occasione era quella del nostro amico Michele, una 500 Abarth d’epoca color panna che ha richiesto a Lorenzo alcune sessioni di guida old style.
Abbiamo festeggiato fino a sera alla Cascina Guzzafame di Gaggiano. Abbiamo scelto di formare un’unica tavolata con tutti gli invitati sotto il portico…come in una grande festa di campagna. Tutti insieme, nessuna separazione, come un’unica grande famiglia.
Menù: prodotti locali e un tocco asiatico grazie allo Chef Takeshi, giapponese, che ha creato per noi un antipasto italo-giapponese, un nighiri con carne scottata di manzo – niente pesce crudo nella campagna milanese!
Il nostro matrimonio seguiva uno stile ben preciso, avevamo le idee chiare sull’atmosfera che volevamo creare: fiori di campagna, terra, prodotti locali, colori caldi di fine estate, iuta e corteccia. Ci ha aiutati tanto Silvia de La Fatina dei Fiori, che oltre a fiori e decorazioni, ha realizzato per noi anche delle bellissime partecipazioni in carta di riso. All’insegna della semplicità sono state anche le bomboniere: barattolini di miele della Società Agricola Pianetta di Borgo Priolo. Il mio bouquet era grande e pieno di fiorellini di campagna, i fiori più belli erano delle dalie arancioni.
Lorenzo aveva un vestito blu notte di D&G, mentre il mio era un abito in pizzo spagnolo di Maggie Sottero, i miei ricci sciolti decorati con dei fiorellini bianchi.
Abbiamo ballato il rock n roll degli Hound Dog Rockers e Alessia Gatta ha realizzato per noi un reportage della giornata, un racconto molto naturale ed emozionante…senza pose o cornici, ci ha ritratti così come siamo.
Sono due le decorazioni a cui siamo affezionati: la confettata che ha realizzato per noi la nostra amica Sonia e la bacheca in legno dei “consigli per gli sposi” che mio papà ha costruito per noi.
Ci sentiamo fortunati perché le nostre nonne erano con noi e abbiamo potuto condividere con loro questa giornata. La mia nonna sogna questo momento da quando avevo dieci anni…
L’ambiente e l’atmosfera della giornata sono stati familiari: è stata una grande festa con amici e parenti. È durato tutto troppo poco, lo rifaremmo domani.
Credits
Fotografia: Alessia Gatta // Cerimonia: Oratorio dei SS Quirico e Giulitta, Palazzo Mezzabarba, Pavia // Ricevimento: Cascina Guzzafame, Gaggiano (Milano) // Abito sposa: La Sposa di Belgioioso // Abito sposo: Dolce & Gabbana // Partecipazioni e decorazioni: La Fatina dei Fiori (Gaggiano) // Musica: Hound Dog Rockers // Bomboniere: Società Agricola Pianetta (Borgo Priolo)
ummyrielmurielmurie Poli Poli dice
Mi è bastata un’ immagine per riconoscere la fotografa che l’ ha scattata..! Ma definirla fotografa è riduttivo: Alessia Gatta non scatta semplici fotografie statiche…lei racconta una storia, ti emoziona e ti trasporta dentro l’ evento, ti coinvolge e ti fa sentire partecipe anche se a quel matrimonio tu non c’ eri.
Guardando le immagini di questo servizio ho vissuto l’ aria di festa, mi sono immersa nei colori e nei profumi della natura che contraddistingue questa location, ho sentito le risate degli sposi…è tutto questo grazie ad Alessia Gatta che mette anima e vita in ogni suo scatto.