Caterina e Fabrizio hanno scelto una location così particolare che hanno voluto tenerla segreta ai loro ospiti fino all’ultimo. Ad accoglierli per il ricevimento infatti, i loro invitati hanno trovato l’architettura industriale di Spazio Fase, resa ancora più suggestiva ed elegante dagli allestimenti nei toni pastello, studiati da Claudine Weddings e I Giardini di Giava. Una cornice insolita e ispirazione artistica, per un matrimonio chic e poco convenzionale.
Da Claudine Weddings… Conoscevo Caterina già da qualche tempo ed ero certa che nel momento in cui fosse riuscita a “scucire” a Fabrizio la proposta di matrimonio, avrebbero sicuramente voluto una festa non tradizionale. Con il suo animo anticonformista e il suo aspetto trendy non poteva essere una sposa da castello e carrozza.
Quando i ragazzi sono venuti da me la prima volta le loro priorità erano già ben chiare: volevano una cerimonia civile semplice, seguita però da una festa vera e propria, con cibo gustoso ma raffinato e un open bar personalizzato. Parola d’ordine: divertimento, ma in chiave chic.
Il primo passo è stato la ricerca di una location che potesse rappresentarli e lasciare senza parole i loro invitati. Il colpo di fulmine è arrivato al primo tentativo, quando abbiamo visitato lo Spazio Fase, meglio conosciuto come le ex Cartiere Pigna di Alzano Lombardo: un’enorme fabbrica, con tanto di ciminiera ancora intatta, che un tempo dava lavoro a gran parte della comunità. Una location sicuramente molto particolare, con un impatto visivo decisamente forte, ma molto difficile da allestire e rendere confortevole.
Per aumentare l’effetto sorpresa, Caterina e Fabrizio hanno deciso di tenerla segreta fino al giorno stesso del matrimonio: dopo la cerimonia civile, nella bellissima Accademia Tadini di Lovere, gli invitati hanno ricevuto un piccolo sacchettino di riso con l’indirizzo (ma non il nome!) del luogo del ricevimento. L’idea è stata geniale: mi sono occupata personalmente dell’accoglienza all’ingresso e vi garantisco che gli ospiti al loro arrivo erano assolutamente increduli.
Per alleggerire l’atmosfera e rendere l’ambiente più elegante ho proposto ai ragazzi di fare entrare un po’ di primavera, riempiendo gli spazi con piante fiorite e suggerendo un allestimento color pastello. Per i dettagli floreali ho consigliato di affidarsi a I Giardini di Giava: Andrea per me è sempre una garanzia e anche questa volta le sue composizioni erano stupende.
Alla scelta della mise en place e dei complementi d’arredo ha partecipato anche Matteo, il proprietario e l’anima dell’Osteria Al Cantinì, che con il suo occhio attento all’innovazione, ha suggerito ad esempio l’idea di mescolare le posate in acciaio a quelle color oro. La scelta del menù e dei vini d’accompagnamento è stata fatta proprio al suo ristorante, davanti a una meravigliosa pizza gourmet.
Tutta la wedding suite è stata invece progettata da Claudia di Biancosubianco: in questo caso l’ispirazione è venuta dalle opere dell’artista bergamasco Tommy Bonicelli, che gli sposi hanno voluto installare come una piccola “mostra privata” durante il ricevimento. Colori plastici che colano sulla tela, dando vita a quadri quasi tridimensionali.
Anche nella scelta del suo look Caterina è stata molto coerente con il suo carattere: per l’abito da sposa ha scelto di farsi confezionare un vestito sartoriale dall’atelier Blanca riso e perle, optando per un modello molto semplice ma allo stesso tempo molto sensuale, completato da un paio di fantastiche Blade color cipria. Per i capelli ha voluto una semplice coda di cavallo, mentre per il trucco, curato dalla make up artist Marta Turelli, ha voluto qualcosa di più deciso, non rinunciando al rossetto rosso.
Visto che Caterina e Fabrizio ci tenevano tantissimo ad avere una festa in grande stile, hanno voluto un open bar con cocktail creati appositamente dal loro amico Justin, bar tender del Ripasso di Iseo. Naturalmente anche la musica è stata protagonista: durante l’aperitivo hanno suonato i ragazzi della band Pianta Stabile mentre il dopo cena è stato animato da Dj Nicola Ziliani.
Come sempre quando ci sono eventi logisticamente così complessi il risultato è merito di un grandissimo lavoro di squadra, fatto dall’impegno di tutti i fornitori e dei loro staff che si trovano a lavorare fianco a fianco per almeno tre giorni. Il bello è che è proprio la fase dei preparativi che fa da collante: quando ci si trova tutti insieme a mangiare le brioches portate dal catering e si ripassa la scaletta della giornata. Non è solo la buona riuscita del matrimonio a dare soddisfazione, ma tutto quello che sta dietro le quinte e che ci fa crescere professionalmente ogni volta.
Credits
Wedding planner e designer: Claudine Weddings // Fotografia: Kenobi Studio // Location: Spazio Fase, Alzano Lombardo (Brescia) // Banqueting: Osteria Al Cantinì // Wedding cake: Pasticceria Nazari // Fiori: I Giardini di Giava // Abito Sposa: Atelier Blanca riso e perle // Grafiche: Biancosubianco // Make up: Marta Turelli Mua // Musica live: Pianta Stabile // Dj: Nicola Zilioli // Opere d’arte: Tommy Bonicelli
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