Elena e Corrado sognavano un matrimonio dall’eleganza senza tempo e dall’atmosfera intima, che raccontasse agli ospiti la loro storia. Dato che gli sposi sono appassionati di restauro di bici vintage, hanno pensato di includerle sia nella grafica di partecipazioni e tableau de mariage, che nell’area aperitivo, allestita con dieci biciclette vintage piene di fiori da Sartoria Floreale. Vi lascio al racconto di Elena e a quello fotografico di Francesca Angrisano!
Da Elena, la sposa… Negli ultimi anni io e Corrado ci eravamo ritrovati spesso a immaginare il giorno del nostro matrimonio, sognando ad occhi aperti una cerimonia in riva alle acque calme di una baia greca, circondati dall’amore dei nostri parenti e amici più cari e cullati dal fruscio del vento tra le fronde di ulivo. Sarebbe stata una cerimonia molto suggestiva, ma per pochi intimi.
Quando poi abbiamo iniziato a pianificare concretamente il nostro matrimonio, ci siamo resi conto che avremmo voluto coinvolgere anche altre persone che fanno parte del nostro quotidiano e a tutti i nostri amici, e che una cerimonia intima in un posto così lontano, anche se bella, forse non faceva per noi. Abbiamo, quindi, cominciato a cercare un luogo in cui poter interpretare il matrimonio nel modo che ci sembrava più naturale: una giornata di festa e di serenità in un posto carino, luminoso, con un grande spazio all’aperto, elegante sì ma non sfarzoso.
Anche se abbiamo abbandonato l’idea del matrimonio in Grecia, non abbiamo comunque voluto organizzare una cerimonia faraonica coinvolgendo conoscenti e persone che non frequentiamo mai e che avremmo invitato solo per forma. La nostra idea è stata di vedere alla nostra festa solo persona che ci vogliono bene e a cui noi vogliamo bene. E così abbiamo fatto.
Il risultato è stato un matrimonio con circa 100 ospiti, per noi un numero perfetto. Ci siamo, infatti, resi conto che nel giorno del matrimonio il tempo sembra volare, e alla fine si riescono a dedicare agli ospiti solo pochi minuti ciascuno. Davvero non so come avremmo fatto se gli ospiti fossero stati di più. Noi, invece, abbiamo voluto una giornata in cui stare davvero a contatto con loro.
Il nostro è stato un matrimonio che ha rispecchiato il nostro modo di essere. Non abbiamo cercato effetti speciali, ma abbiamo curato, invece, i dettagli che ci interessavano. Dal menu che ci ha appassionato molto, alle decorazioni, alle quali ci siamo dedicati con grande divertimento.
Nella scelta del tema abbiamo tenuto conto della una nostra comune passione: il restauro di bici vintage cui ci dedichiamo nel tempo libero con l’aiuto e l’esperienza del Restauratore – Cicli Vintage. Un tema leggero, non invadente, che credo sia stato molto apprezzato.
Abbiamo, infatti, portato in location biciclette vintage di ogni forma e colore, alcune delle quali riportate a nuova vita dalla nostra infanzia, altre fornite dal Restauratore – Cicli Vintage.
Grazie alla collaborazione della location, che ci ha dato appoggio logistico, e grazie a Romina di Sartoria Floreale, che si è occupata di sistemarle nel giardino e di adornarle con i fiori, abbiamo allestito tutta l’area dell’aperitivo all’aperto con circa dieci biciclette restaurate. Questa decorazione è piaciuta molto agli ospiti e crediamo sia una di quelle cose che davvero rimarrà in mente a ciascuno. Alcuni di loro, nel corso dell’aperitivo, hanno inforcato le bici e hanno cominciato a gironzolare tra i tavoli e gli altri ospiti ed è stato molto divertente, questo ha contribuito a rendere l’atmosfera davvero gioviale così come desideravamo.
Il tema delle bici è stato utilizzato nel design delle partecipazioni attraverso la rappresentazione di due bici, una femminile e l’altra maschile, che dopo la cerimonia si trasformavano in un tandem. In linea con il tema sono state anche la realizzazione del tableau (grazie al supporto del Restauratore – Cicli vintage per la fornitura dei materiali e il montaggio), la scelta dei nomi dei tavoli, ciascuno contraddistinto da una diversa tipologia di bici, ma anche dei segnaposto (deliziosi e utili apribottiglie a forma di bici vintage).
Esattamente un anno prima del matrimonio ci trovavamo a Spoleto, dove siamo andati sia per fare un acquisto, sia per una passeggiata. In serata ci siamo però attardati, ed un nostro amico ci ha indicato un buon ristorante dove mangiare.
Quel ristorante ha poi fornito il catering per il nostro matrimonio, con nostra grande soddisfazione, visto che siamo molto appassionati dell’Umbria e dei suoi prodotti. Peraltro, anche l’allestimento floreale è stato curato da un fornitore umbro.
Nella scelta cromatica dei fiori mi sono ispirata a un’idea di eleganza senza tempo, non opulenta. Romina di Sartoria Floreale ha saputo, da poche indicazioni, interpretare al meglio cosa cercavo. Così la scelta è caduta su una combinazione variegatissima di fiori che restituisse l’idea di una composizione dall’aspetto naturale, dai colori del rosa antico, burro, verde e un tocco più deciso di rosso ciliegio. In linea con le decorazioni floreali, per la mise en place abbiamo prescelto il candore del bianco, la trasparenza e la luminosità del cristallo e il rosa antico per i tovaglioli.
In parte abbiamo collaborato al restauro delle biciclette di quando eravamo bambini.
Abbiamo creato dei bastoncini alla cui sommità erano legati nastri dei colori del matrimonio e campanelli, che ricordavano i nastrini che solitamente i bambini annodano ai manubri delle biciclette. Questi bastoncini, insieme ai classici conetti di riso e alle trombette da bici sono stati posti all’interno di cesti decorati da noi per poter essere sventolati dagli invitati alla fine della cerimonia.
Inoltre, abbiamo allestito un albero dei ricordi nel grande giardino della location, adornandolo con decine di mollette e fili a cui erano appese nostre foto, frasi tratte dai nostri libri e film preferiti, immagini iconiche acquistate nel tempo, e disegni realizzati a mano da Amelie Legault raffiguranti simpatici animali in bici.
Infine, per intrattenere gli ospiti abbiamo creato dei giochi che li aiutassero a socializzare tra di loro. Alla fine abbiamo previsto come premio per tutti dei gadget a forma di spille colorate realizzate da noi.
Di momenti emozionanti ce ne sono stati moltissimi, dall’ingresso della sposa in chiesa sulle note di una marcia di Čajkovskij trascritta per noi dal maestro Federico Vallini, organista ufficiale della Basilica, al momento dell’uscita dalla Basilica tra il lancio del riso e dei coriandoli e il suono squillante delle trombette.
È andato tutto come lo avevamo immaginato, tranne ahimè il meteo, un po’ incerto, che non ci ha consentito di pranzare all’aperto come avremmo desiderato. Nel nostro caso, molti invitati avevano viaggiato da altre regioni per poter essere presenti al nostro matrimonio, e, ripensandoci, avremmo fatto meglio a prevedere sedute per tutti durante l’aperitivo.
Una delle belle sorprese che ci ha riservato l’organizzazione del matrimonio è stata la conoscenza di Francesca, la fotografa dell’evento.
Ci siamo sentiti subito a nostro agio con lei; noi non siamo abituati a farci fotografare, e lei ci ha aiutato a rendere tutto più naturale, evitando le solite foto in posa.
Francesca ci ha aiutato anche molto nell’organizzazione dell’evento, non risparmiando mai un consiglio e mettendoci in contatto con molti validi fornitori.
La sua esperienza di fotografa, abituata a proiettare all’esterno l’immagine dell’evento, è stata preziosa per capire cosa poteva piacere a noi.
Credits
Fotografia: Francesca Angrisano // Cerimonia: Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, Roma // Ricevimento: Antiche Scuderie Odescalchi, Bracciano (Roma) // Video: Alessandro Pentenè // Abito da sposa: Liri Bridal acquistato presso Atelier The Woman in White // Scarpe sposa: Albano // Accessori sposa: Forcine Mon Amour // Abito sposo: Sartoria Gallo // Fiori: Sartoria Floreale // Catering: Apollinare Catering // Acconciatura e make up: Halya Ilardi // Intrattenimento musicale: Welcome to Hill Valley Band // Grafica: Eventilab // Decorazioni: Il Restauratore – Cicli Vintage // Scatola porta fedi personalizzata: MyHouseOfDreams // Immagini realizzate a mano di animali in bicicletta: Amelie Legault
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